Cresce il click and collect, l’ibrido tra acquisto online e offline

Click and collect

Entro il 2023 il fatturato europeo del Click and Collect raggiungerà i 45,1 miliardi di euro, pagamenti digitali preziosi alleati

L’esperienza dei periodi di lockdown, con la chiusura dei negozi fisici, ha reso definitivamente chiaro quanto il digitale sia ormai uno strumento essenziale per la sopravvivenza del retail.

Non solo i big player si sono dati da fare: già il 2020 aveva visto ben due terzi delle PMI italiane del commercio sperimentare nuove modalità di contatto e di vendita [1]. Tra queste, a brillare eccezionalmente è stato il cosiddetto Click and Collect, ovvero la possibilità di ordinare online un prodotto e di ritirarlo in negozio: una vera rivoluzione per il contesto italiano, dove fare la spesa di persona nel periodo pre-pandemia era una consolidata abitudine e pagare online ancora oggetto di non poche resistenze.

Un settore in cui questa modalità ha mostrato, proprio durante il lockdown, una performance particolarmente positiva è quello alimentare, con un’incredibile crescita a tre cifre (+349%) e quote di vendita che hanno superato il 15% (contro l’8,3% nel 2019), soltanto in Italia. [2] 

E oggi? Finita l’emergenza, il fenomeno del “Compra online ritira in negozio” sembra tutt’altro che tramontare: si prevede che in tutta Europa il suo fatturato raggiungerà i 45,1 miliardi di euro entro il 2023, quasi il doppio rispetto alla stima di 26,7 miliardi di euro dell’anno precedente. [3]

Al di là della pandemia, i consumatori continuano ad apprezzare questo compromesso tra esperienza online e offline, che permette di risparmiare sui costi di consegna a domicilio e mantenere quella routine dell’andare a fare la spesa, con, in più, un elemento di gratificazione immediata: fruire di ciò di cui si necessita o che si desidera in tempi rapidi, senza attendere spedizione e consegna, potendo gestire il momento esatto del ritiro. A questi fattori si aggiunge il vantaggio di avere il proprio acquisto già pagato, semplicemente da ritirare, senza dover affrontare file alla cassa.

Sì, perché la digitalizzazione dei pagamenti anche in questo contesto gioca un ruolo cruciale.

Il messaggio per chi opera nel commercio, medie e piccole realtà incluse, è forte e chiaro: digitalizzare, digitalizzare e ancora digitalizzare, per offrire flessibilità, personalizzazione e soddisfare le esigenze dei clienti, partendo proprio dai pagamenti. A questo proposito, occorre tenere a mente che la possibilità di scegliere, anche in termini di modalità di pagamento, assume sempre più rilevanza per i consumatori europei (68%) e che avere il proprio metodo di pagamento preferito a disposizione è uno dei fattori più importanti nel processo decisionale di acquisto (36%) [4].    

Un fenomeno che merita attenzione è, ad esempio, la crescita delle modalità alternative a carte, bonifici ordinari e altri strumenti, che vede al centro i pagamenti account-to-account, basati sull’online banking, come quelli offerti da MyBank in Italia, iDEAL nei Paesi Bassi, giropay in Germania o eps-Überweisung in Austria, balzati del 50% in soli due anni anche in Europa.

Si stima che ben il 20-30% dei business tradizionali, basati sull’interazione faccia a faccia, passerà presto al digitale [5]. Ebbene, curiosamente, ancora oggi a molte realtà, il termine “digitalizzare” -anche solo i pagamenti- evoca erroneamente importanti investimenti finanziari e tecnologici.

Un falso mito che è possibile sfatare: pensiamo, per esempio, alla soluzione pay-per-link di MyBank offerta dalle banche, che rientra proprio tra gli strumenti alternativi basati sull’online banking e che consente di incassare online tramite un link di pagamento inviato al cliente via ​e-mail o sms, senza necessità di mettere mano al sito aziendale. Uno strumento “pronto all’uso” in sostanza, che non richiede alcuna acquisizione di beni strumentali, nessun intervento tecnologico e nessun investimento significativo per l’azienda.

Come funziona? Il venditore si collega ad un proprio account riservato e inserisce la mail o il cellulare del cliente, l’importo e la causale del versamento. Un link di pagamento univoco viene automaticamente generato e il cliente, cliccandovi sopra, atterra su una pagina dedicata per scegliere la propria banca e accedere all’online banking con le sue consuete credenziali. Qui, visualizza immediatamente i dettagli della richiesta su un bonifico interamente precompilato e può procedere al pagamento con un semplice clic. La conferma dell’avvenuto pagamento irrevocabile è immediata sia per cliente che per il venditore.

Ecco, quindi, una modalità di semplice utilizzo, conveniente e versatile, che permette di digitalizzare i processi di incasso in tutta semplicità, non solo alle realtà che si sono già attivate con un canale di vendita online, ma anche al piccolo negozio di quartiere che riceve ordini in-store o al telefono.

Anche digitalizzare gli incassi o arricchire le modalità di pagamento online offerte significa stare al passo con i tempi, andando incontro alle esigenze del cliente e migliorandone l’esperienza di acquisto: una base imprescindibile per ripensare il punto vendita in chiave omnicanale.

E proprio il Click and Collect, che per diverse aziende può rappresentare un primo passo verso una più ampia digitalizzazione, è un valido alleato per garantire maggiore prossimità al consumatore nonché un’ottima opportunità di up-selling, che aumentando il flusso di clienti al negozio fisico, agevola il processo di fidelizzazione.

In poche parole, la formula del Click and Collect, associata a un’esperienza di pagamento digitale fluida e sicura da qualsiasi dispositivo come quella offerta da MyBank, realizza una situazione win-win che accontenta tutti.

 

 

[1] www.osservatori.net/it/ricerche/comunicati-stampa/retail-italia-2020-investimenti-digitale-top-retailer-pmi

[2] https://www.ilsole24ore.com/art/spesa-e-fase-2-l-emergenza-36percento-consumatori-continua-ad-acquistare-online-AD9tBWu?refresh_ce=1

[3] https://www.statista.com/statistics/986388/click-and-collect-turnover-european-countries/

[4] Consumer-Research-2022-Adobe-EMEA-Report-V1.4_it

[5] MasterCard SpendingPulse, https://www.01net.it/mastercard-il-presente-e-il-futuro-dei-pagamenti-e-digitale-e-multicanale/

17 Feb 2022

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